La Valutazione Neuropsicologica nell’Adulto e nell’Anziano
L’esame neuropsicologico è l’insieme delle procedure non invasive atte a descrivere e misurare il funzionamento del sistema cognitivo, i cui risultati possono informare circa l’integrità e l’organizzazione del corrispondente substrato cerebrale. L’esame è una misura delle capacità cognitive della persona in un determinato momento e contesto e contribuisce alla formulazione della diagnosi, anche quando le indagini strumentali (TAC, EEG, PET) non rivelino anomalie.
Gli ambiti di indicazione e applicazione della neuropsicologia clinica dell’adulto sono molteplici:
- permette di ottenere un quadro completo dello stato di salute del paziente, considerandone l’efficienza cognitiva;
- permette di contribuire alla diagnosi di patologie neurologiche (demenza, SM, lesioni cerebrali focali etc.);
- permette di mettere a punto il trattamento di riabilitazione cognitiva e di verificarne l’efficacia;
- permette di certificare, in sede peritale, la presenza di danni neuropsicologici.
Tale esame consiste principalmente in quattro momenti:
- il colloquio volto alla valutazione dello stato psicologico generale, alla raccolta di informazioni di tipo anagrafico e relative alla vita recente del paziente. Queste informazioni possono essere ottenute intervistando direttamente il paziente (tali dati saranno successivamente confrontati con quelli prodotti da un familiare) e leggendo gli eventuali referti di esami clinici.
- la scelta e la somministrazione di test sia cognitivi sia di analisi del comportamento per la valutazione della prestazione cognitiva quantitativa e qualitativa.
- la restituzione al paziente che consiste in una valutazione preliminare sull’esito.
- la stesura della relazione scritta che permette di comunicare l’esito dell’esame a chi l’ha richiesto.