Il ruolo dello stress nelle alterazioni emotive-comportamentali
Lo sviluppo della demenza causa un impoverimento cognitivo e cambiamenti emotivi o comportamentali che rendono ancora più complessa la gestione della persona ammalata.In particolare, la presenza di alterazioni comportamentali possono derivare dal fatto che la persona diventa sempre meno capace di tollerare lo stress.
Ricercatori europei del progetto STAGED hanno esaminato il ruolo dello stress psicosociale sull’insorgenza della demenza esaminando i dati ottenuti da cinque studi longitudinali sull’invecchiamento. Gli studi hanno rivelato che fattori come la collocazione temporale e la frequenza degli eventi stressanti della vita, la suscettibilità genetica e l’accorciamento dei telomeri possono accelerare l’insorgere della demenza. In particolare, le persone che attraversavano due o più eventi di vita stressanti e avevano polimorfismi in alcuni geni, coinvolti nei disturbi dell’umore e nella sensibilità allo stress, mostravano un maggior declino mnemonico nel corso del tempo. Le persone che avevano invece solo uno di questi fattori, o non ne avevano nessuno, non subivano questo declino mnemonico.
Sappiamo che, man mano che la malattia progredisce, la persona diventa sempre meno capace di tollerare gli stimoli ambientali sfavorevoli, come le modifiche nella routine quotidiana o nel contesto di vita.
Una persona con demenza può percepire come frustranti e stressanti alcuni stimoli quali: affaticamento mentale e fisico, cambiamenti nelle attività quotidiane, fattori fisici (come dolore, irritazione della pelle, infezioni, disidratazione), reazioni emotive legate alla percezione della perdita funzionale nell’autonomia nella vita quotidiana.
Le persone affette da demenza possono essere spaventate o ansiose quando vengono esposte a tali fattori, le loro capacità ad affrontare le situazioni possono ridursi facilmente, portando a una sensazione di fallimento.
Va ricordato che, gli effetti dello stress si manifestano in un generale peggioramento delle condizioni di salute e riduzione delle capacità di svolgere le attività quotidiane.
Billing (1996) segnala che lo stress può portare anche a: comportamenti fisicamente aggressivi come tentativi di sputare, graffiare, colpire o mordere; comportamenti verbalmente aggressivi come insulti e imprecazioni; comportamenti disinibiti e socialmente non accettabili (spogliarsi in luoghi pubblici, essere invadenti etc.). Una persona affetta da demenza può vivere di continuo con frustrazioni, senso di perdita e una soglia ridotta di tolleranza, sentendosi costantemente vulnerabile a stimoli che altri giudicherebbero ininfluenti.
Per tali motivi esse hanno bisogno di un’assistenza che riduca la confusione, semplifichi la vita, eviti l’affaticamento, rispetti la persona malata senza metterla in difficoltà e senza porgli richieste inutili.